La produzione di energia fotovoltaica, è un settore in cui gli investitori, a dispetto di una crescita sostanzialmente costante, hanno manifestato ciclicamente momenti di grande entusiasmo e momenti di grande sconforto.
Il più delle volte in funzione delle politiche energetiche degli stati del mondo in cui la produzione di questo tipo di energia veniva richiesta.
Usciti da un periodo in cui i paesi con economie avanzate hanno infuso grosse quantità di denaro nel mercato attraverso incentivi a pioggia, gli investitori privati si sono chiesti se valesse ancora la pena puntare i loro soldi sulle rinnovabili e in particolare sul fotovoltaico.
Poi è successo qualcosa, un’evoluzione culturale che ha portato un cambio di passo anche nell’industria fotovoltaica: le aziende di tutto il mondo hanno iniziato a capire che la sostenibilità della loro impresa è, oltre a un principio per clienti e investitori sempre più interessati alla tutela dell’ambiente, anche un importante driver in termini commerciali e in fatto di creazione del valore.
La svolta è avvenuta nel 2014, quando cento grandi aziende di tutto il mondo si sono affiliate nell’associazione RE 100 con lo scopo di arrivare nel giro di pochi anni ad utilizzare nei loro stabilimenti e uffici solamente energia prodotta da fonti rinnovabili.
Mettendo la sostenibilità al primo posto e creando un sistema di milestone misurabili, gli investitori si sono resi conto che la sostenibilità rende le imprese più attraenti sul mercato.
Quando le aziende tecnologiche hanno puntato sulle fonti rinnovabili come principale fonte di approvvigionamento per la loro energia, si è creato un market sentiment favorevole che ha coinvolto rapidamente partner, associazioni e investitori.
È in questo contesto che in alcuni mercati, come Stati Uniti, Messico e Cile, hanno iniziato a diffondersi i contratti di PPA per forniture a lungo termine di elettricità.
Cos’è un PPA e quali sono i suoi vantaggi
Un Power Purchase Agreement è un accordo di fornitura di energia elettrica a lungo termine tra due parti, di solito tra un produttore di energia elettrica e un consumatore o distributore di energia elettrica.
I PPA definiscono nel dettaglio tutti i termini e le condizioni per la vendita e l’acquisto di energia elettrica, compresi il volume di elettricità da fornire, i prezzi negoziati, il bilanciamento tra produzione e consumi e le penali in caso di inadempimento del contratto.
Trattandosi di un accordo bilaterale, può assumere varie forme ed essere adattato alle parti riducendo i rischi legati ai prezzi di mercato, in particolare dove siano presenti grandi consumatori di energia elettrica e investimenti importanti previsti per la costruzione o il mantenimento di impianti di energia rinnovabile.
Principalmente, come dicevamo sopra, il PPA permette di ridurre i rischi legati alle variazioni del prezzo dell’energia sui mercati, tuttavia vi sono numerosi vantaggi nello stipulare contratti di acquisto nel libero mercato: la sicurezza del prezzo a lungo termine, la possibilità di finanziare investimenti in nuove capacità produttive, ridurre i rischi nella vendita e nell’acquisto di energia elettrica, le condizioni più vantaggiose di acquisto dell’energia, la possibilità di delegare le responsabilità della partecipazione ai mercati e all’acquirente per quanto riguarda l’utilizzo della rete di distribuzione nazionale.
In quest’ultimo caso, sfruttando la capacità nelle previsioni di generazione e l’esperienza nel trading nei mercati, è possibile eliminare i gravosi oneri di sbilanciamento per il produttore, che riesce quindi a guadagnare di più e rientrare più in fretta dall’investimento.
I produttori inoltre saranno incentivati a investire nella manutenzione, nell’ammodernamento degli impianti e in tutte quelle tecnologie che permettono di mantenere le forniture di energia fotovoltaica sempre nei parametri di quantità e qualità stabiliti dal contratto.
E’ facile quindi capire come, attraverso i Power Purchase Agreement, sarà possibile rilanciare il settore dell’energia fotovoltaica e delle rinnovabili in genere, dando nuova vitalità ad un mercato troppo spesso in balia degli umori (e degli incentivi) degli stati sovrani.