Ciao Matteo, raccontaci un po’ di te.
Sono Matteo Giraldo, 27 anni, diplomato come Perito Informatico presso l’istituto tecnico informatico Jean Monnet di Mariano Comense.
Prima dell’ingresso in Higeco More ho lavorato presso Erredi System e CR Technology System, dove mi sono occupato di automazione industriale e sistemistica SCADA, e collaborato a diversi progetti internazionali, che mi han permesso di interfacciarmi con culture diverse e crescere a livello personale e professionale.
I primi contatti con Higeco More risalgono al 2018, quando ho avuto il piacere di incontrare personalmente i fondatori di questa realtà. Una volta conosciuto il progetto in essere, ho deciso di volerne far parte fin da subito.
Sono un appassionato di calcio e fan sfegatato della vecchia signora.
Qual è il tuo ruolo in Higeco More?
Il mio ruolo di Service Manager riguarda il coordinamento delle attività di development, installazione e commissioning, oltre alla sostanziale supervisione delle varie fasi di ogni commessa dalla sua creazione fino al relativo completamento.
In questi ultimi mesi ho iniziato ad occuparmi della parte più gestionale dei singoli progetti, sulla base di una solida formazione operativa e di una comprovata e rodata capacità di troubleshooting.
Quali sono le principali attività di cui ti occupi nell’ambito di Higeco More?
Interfacciamento diretto con clienti e sub-appaltatori e gestione a tutti i livelli delle singole commesse.
Nello specifico:
- movimentazione materiale
- installazione e commissioning
- produzione e revisione documentazione
- fatturazione
Un progetto a cui tieni particolarmente su cui stai lavorando o hai lavorato?
Ho avuto il piacere di prender parte al progetto Benban Solar Park, inerente la costruzione dell’impianto fotovoltaico più grande al mondo (1.5 GW), nel governatorato di Aswan in Egitto.
É stata un’esperienza di circa 2 mesi e mezzo (in campo), molto produttiva e costruttiva dal punto di vista professionale.
Ci sveli un aspetto del tuo lavoro che non immagineremmo mai?
La mia più grande fortuna é avere una mente “spugna”: apprendo molto facilmente e rapidamente i concetti e mi adeguo con duttilità alle più svariate strumentazioni hardware e software, cosa che mi aiuta molto nella gestione trasversale dei singoli progetti.
Ci lasci una frase per salutarci?
È duro fallire, ma è ancora peggio non aver cercato di avere successo.
(Theodore Roosevelt)